Infatti, data l'eterogeneit� dell'argomento gi� in partenza dedicato a due discipline – le diverse tematiche e i molti livelli di approfondimento fanno s� che il testo possa essere letto per intero, ma anche consultato per parti. Donde la necessit� di definire meglio questo fattore del gioco e le sue molteplici valenze». La struttura del libro si compone di tanti capitoli quanti sono i codici-stile che a Napoli hanno avuto espressione nel nostro secolo: l'Eclettismo storicistico, il Floreale, il Neoeclettismo, L'architettura degli anni '30, il Razionalismo, il Post-razionalismo, la Condizione della grande dimensione, «Costruire nel costruito». E dimostra in modo persuasivo come fra il codice-stile classicista e quello manierista non vi fu una �frattura incolmabile� prodotta da due contrastanti visioni del mondo �bens� una serie di passaggi, di mediazioni, talvolta differenze di soli accenti�. Tale testo preludeva alla descrizione delle opere e dell�attivit� dell�artefice citato. di DE FUSCO RENATO. I concetti sono figure teoriche che rappresentano, descrivono, selezionano, classificano, caratterizzano gli eventi e gli artefatti sui quali l'uomo ferma la sua attenzione cognitiva. L�orografia e i nomi dei siti; i miti e leggende. Immaginando che un uomo (o una comunit�), non importa per quale motivo, debba trascorrere tutta la vita in un luogo, egli pu� dirsi invero fortunato se la sorte gli assegna la collina di Posillipo. Storia dell'architettura contemporanea [De Fusco, Renato] on Amazon.com.au. Gli articoli contenuti nel volume sono: I negozi di arredamento (1983), Il design post-industriale (1983), Il Belvedere a Montecalvario (1986), Miseria e nobilt� dei borgo di Chiaia (1986), Non di solo Vesuvio (1986), La scalinata di via dei Mille (1984), L'occasione post-moderna (1987), Il grande vecchio (1987), Tra S. Elmo e il mare (1987), Turismo come caccia al tesoro (1987), Elogio dell'auto (1987), Tetti e terrazze (1987), Urbanistica a passo d'uomo (1988), Dentro e fuori le citt� (1988), Architettura e consenso politico (1988), Il grattaterra (1988), Sotto la citt� (1988), Sottonapoli (1988), La citt� del Turcagnota (1989), Dai casali agli ambienti urbani (1989), La tutela del nuovo (1989), Storico s�, storico no (1989), I miti dannosi (1989), I rischi della storia (1990), Un'assurda Mergellina (1992), La cultura non � un alibi (1993), Una via d'uscita (1993), Lo spettacolo della cultura (1993), Beni culturali e occupazione (1993), Gli apparati e le idee (1993), La speculazione architettonica (1994), Quando le case erano bianche (1994), Isole pedonali (1995), Beni culturali: pi� investire che guadagnare (1995), Design e problema occupazionale (1996), Dov'era e com'era (1996). E se da un lato risolve molte questioni linguistiche, dall�altro rende potenzialmente accessibili molte altre esperienze della vita sociale. La semiotica fa da ponte tra architettura e linguistica, grazie alla nozione di segno che non comprende solo le parole ma ogni sorta di fattore semantico-strutturale, ivi compreso quelli dell�architettura. � stato Sergio Bettini il primo a parlare dei mobili come segni, proprio riferendosi a quelli disegnati da Le Corbusier: «Pare a me – egli scrive – che la qualit� maggiore di queste poltrone di Le Corbusier sia nel fatto che esse sono "segni", nei quali le due catene simboliche, spaziale e temporale ("geometria" e "funzione"; o, se si vuole citare a sproposito Pascal, "esprit de g�om�trie" ed "esprit de finesse") sono portate, dalla "parole" di Le Corbusier, a coincidere in un equilibrio impeccabile». Dal duplice rapporto tra la storiografia architettonica e la generale metodologia della storia, da un lato, e tra storicismo e strutturalismo, dall'altro, emergono significative indicazioni per molti temi del dibattito architettonico contemporaneo: il ruolo della storia nella formazione degli architetti, la relazione fra storia e progettazione, quella tra antico e nuovo; e in definitiva la possibilit� d'una nuova metodologia per il fare architettonico e la sua storia. cit.» di selezione della critica d’arte contemporanea. Nel libro si effettua un excursus delle idee di storia diviso in dieci capitoli i cui paragrafi sono dedicati a profili di singoli autori, da Erodoto ad Agostino, da Machiavelli a Vico, da Hegel a Nietzsche, da Droysen a Weber, da Croce a Popper fino agli autori delle �Annales�, della scuola narratologica e di quella diometrica; chi filosofo, chi metodologista, chi sociologo, chi cultore di tutti questi interessi. Soprattutto riguardo al secondo, viziato dall'ipoteca negativa dei critici classicisti del '600 ai quali � riconducibile la connotazione spregiativa ancora persistente nel termine stesso di Manierismo: inteso come stile ricercato e stereotipo dei continuatori e pedissequi ripetitori dei grandi artisti rinascimentali; oppure, per contro, enfatizzato da una interpretazione che ne ha esaltato il soggettivismo e l'inclinazione alla deroga dai canoni tradizionali dell'arte come manifestazioni di una cultura progressiva che si oppose al classicismo, semplicisticamente ridotto a espressione di rigido conservatorismo, a emblema di tutto ci� che � antimoderno. Sulla scorta delle grandi guide di Napoli, quelle che vanno dal Celano a Gino Doria, ma segnatamente sul modello della rivista �Napoli nobilissima�, questo libro si propone di descrivere e commentare architetture, ambienti e curiosit� napoletane. Semplificando, il discorso sulla Fondazione e la sua attivit� � preceduto da un altro sulla cultura materiale e la plastica stessa, l�argomento usa-e-getta viene dopo alcuni cenni sull�ecologia, la teoria del �quadrifoglio� prelude altri temi storico-critici, mentre centrale, solitario, ma pertinente ogni altro tema del testo, resta il concetto di �artidesign�. Il testo che pubblichiamo ha origine da un libro commissionato al sottoscritto e al compianto Filippo Alison dal designer-argentiero Lino Sabattini nel 1991. � necessario allora agire sui significati dell'architettura, risolvere la sua crisi semantica per ridare ad essa un ruolo non strumentale e subalterno. In sostanza, dopo tanti enunciati teorici sullo strutturalismo e la semiologia, l'autore indica nella letteratura dei trattatisti un esempio tangibile di codice architettonico che, se opportunamente storicizzato, pu� costituire forse il pi� utile modello per una moderna teoria dell'architettura. - Architetto e storico dell'architettura italiano (n. Napoli 1929), si è occupato anche di urbanistica, design, arredamento e arti in generale. Alla base di questo volume, pensato per il designer, l'architetto, lo studente, l'autodidatta, c'� una classificazione riduttiva dei prodotti industriali che gli autori considerano indispensabile ad ogni teoria e pratica del design. - BENEVOLO Leonardo, Storia dell'architettura moderna, Laterza 1992. *FREE* shipping on eligible orders. Per classificarli sono stati tradotti da oggetti in concetti, in idee cio� utili per comunicare, insegnare e imparare il disegno industriale. Accanto ad essi, l'autore svolge una serie di considerazioni contro gli orientamenti che dovrebbero risolvere il problema occupazionale – mobilit�, lavori socialmente utili, scuole di formazione, morte del �posto� – giungendo ad affermare che l'industria edilizia resta il modo migliore per risolvere tale problema nella societ� della tecnoscienza, sostenendo altres� che proprio la conservazione dei centri storici � la maniera pi� opportuna per l'architettura italiana di inserirsi nel quadro dell'unit� europea. In dettaglio, l'Autore individua tre codici-stili a cui si pu� complessivamente ascrivere la produzione architettonica del secolo XV: uno lineare, nel quale il senso della linea prevale su quello del piano e del volume; uno volumetrico, nel quale gli aspetti stereometrici della costruzione prevalgono su quelli della linea e del piano (ed entrambi hanno il nucleo di origine e di irradiazione in Toscana); e un terzo pittorico o dei dialetti, che, accomunando fabbriche in cui un carattere genericamente �pittorico� o �figurativo� si impone su quelli spaziali-strutturali, affonda le radici in aree relativamente marginali rispetto a quella dove si forma la �lingua�, cio� la Toscana dell'Umanesimo, concretandosi soprattutto nel gusto lombardesco, veneziano e siculo-napoletano. Renato De Fusco. In ciascuno il lettore trover� la narrazione del contesto storico di quel secolo, l'associazione dell'arredamento alle altre arti, la descrizione dello stile epocale, l'analisi degli elementi d'arredo, ossia il sistema dei mobili e della configurazione delle superfici, quelle cio� che danno forma agli ambienti. Per esemplificare nel modo pi� divulgativo il contenuto di questo saggio, basti pensare alla medicina: essa � una scienza che certamente presenta un suo statuto, materia di una apposita trattazione, prima di dar luogo ad altre scienze da essa derivanti. STORIA DEL DESIGN. Il volume intende mettere ordine nella vasta materia inerente il fenomeno delle. II discorso � sempre svolto in stringata aderenza ad interessi reali e ad esperienze precise, lontano da sofisticati intellettualismi o inconcludenti e non operabili fantasticherie. Scarica l'e-book Storia dell'architettura del XX secolo in formato pdf. renato de fusco PDF libri gratis Ci sono tantissimi siti che permettono di scaricare libri in formato PDF gratis, e oggi sono qui per segnalarti quelli più completi e interessanti. Il libro non vuole essere un ennesimo ritratto di Napoli, con la pretesa di interpretarla e magari di �salvarla�, ma una sorta di amarcord di fatti vissuti e soprattutto di persone incontrate. L'altra tendenza, definita della �maniera�, rappresent� il tramonto del progetto classico di un mondo perfetto e definitivo, regolato da un'aristocratica armonia che esclude ogni lotta. L�autore affronta l�inedito tema considerando la critica ricercata come una �costruzione� di cui i criteri, antichi e nuovi, costituiscano i suoi elementi costruttivi. Ogni capitolo �, a sua volta, articolato in paragrafi, ciascuno dei quali ha per oggetto singoli edifici, quartieri, episodi di architettura a scala urbana ed opere rientranti in una stessa tipologia. I saggi che compongono questo volume, dedicato all'architettura, e quello seguente, che tratta della pittura e della scultura, non si propongono di stabilire nazionalistici «primati», ma di indicare il ruolo giocato, nella formazione della cultura europea, dall'arte italiana. La parte propriamente didattica del libro traduce la teoria, che ha portato a tale definizione del campo, in una pratica volta soprattutto a richiamare sui punti pi� caratterizzanti di ogni oggetto l'attenzione progettuale. La storia della critica architettonica, che in precedenti libri di storia della critica d'arte occupava uno spazio esiguo o era implicita nei saggi di storia dell'architettura, trova in questo volume la sua prima trattazione specifica. La scelta di esporre le idee al posto dei fatti e dei libri che li narrano rende questo saggio non un testo di storia politico-culturale, n� di storia della storiografia, bens� una raccolta ragionata dei concetti, dei pensieri, degli assunti filosofici e metodologici sulla storia, elaborati dall'antichit� fino ad oggi. I tecnici appena menzionati pi� i sociologi, gli economisti, i critici del costume e simili, troveranno interesse per gli articoli apparsi sui giornali, quali �Il Sole-24 Ore�, �Il Messaggero�, �II Mattino�. Op. Autore: RENATO DE FUSCO Editore: LATERZA Anno:1975 Collana: UL Condizioni: BUONE CONDIZIONI Categoria: ARCHITETTURA ID titolo:78497751 "STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA" è in vendita da sabato 5 dicembre 2020 alle 13:57 in provincia di Roma STORIA DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA" è in vendita da sabato 5 dicembre 2020 alle 13