Juan Antonio Samaranch, nel 1983, la nascita del Tribunal Arbitral du Sport (T.A.S. Civ. 3, comma 1, ancora, veniva sancita la c.d. La sentenza della causa tra G. v/ Federation Equestre International e Tribunal Arbitral du Sport è riportata, in traduzione italiana, in Riv. La clausola compromissoria è argomento trattato dall’ottavo principio. Dopo l’approvazione dello Statuto e del Regolamento di Procedura, avvenuta nella Sessione di Nuova Delhi del 1983, il Tribunale venne costituito a Losanna, diventando operativo a partire dal 30 giugno1984[25]. [17]  Sulla necessità di idonei strumenti di giustizia per giustificare la tendenziale autodichia delle istituzioni sportive, A. DE SILVESTRI, La giustizia sportiva nazionale ed il superamento della tradizionale tassonomia, cit., p. 121. 12 dello statuto CONI, «Sistema di giustizia sportiva» e, per l’effetto, dall’introduzione degli artt. Perciò la particolare giustizia statuale approntata dalla legge corrisponde all’oggetto sostanziale della “giustizia sportiva”: diversamente, non ci sarebbero ragioni per differenziarla da quella, di diritto comune, inerente un qualsivoglia fenomeno lucrativo privato, … }Ѷ %ÙóÃ/?𠌀ˆ£jبYFë“í]8©KƒØœṁ‡U€ÓÁâ—u¶êâE. LA GIUSTIZIA SPORTIVA E L’ORDINAMENTO SPORTIVO NAZIONALE. [23]In tal senso, tra i più noti in materia giuridico-sportiva, si vedano: G. Simon, L’arbitrage des conflits sportifs, in Revue de l’arbitrage, 1995, n. 2, pp. Ai fini di una maggiore chiarezza dell’esposizione, non resta che esporre prima la disciplina generale applicabile ad entrambe le forme arbitrali e a seguire quella afferente le singole Camere. poneva molti dubbi circa l’idoneità del T.A.S. Quando si parla giuridicamente di ordinamento, non può prescindersi da due grandi correnti di pensiero: quella normativistica, che trova il massimo esponente in Kelsen e quella istituzionale di Santi Romano. Tale riserva non è assoluta, in quanto incontra il limite dei principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale. Cosi che, il provvedimento di grazia resta di competenza del Presidente Federale e può essere concesso solo una volta purché il beneficiante abbia scontata almeno la metà della pena. Sarà inoltre assicurata la rotazione dei giudici in ambito sportivo, come richiesto dal Governo. V – ord. Sull’esistenza di un vero e proprio «diritto globale dello sport» (corsivo dell’Autore) e sui problemi giuridici che ne derivano, cfr. la questione era stata rimessa da Tar Lazio, sez. Le regole tecniche sono regole giuridiche e come tali non possono essere ignorate dall’ordinamento della Repubblica. Si deve, così, ad un’intuizione dell’allora presidente del C.I.O. Grundnorm). Infine, è da ritenersi scontato l’eventuale ricorso ai giudici dello Stato per le decisioni amministrative, in particolare sull’ammissione a gare o campionati, nonché su affiliazioni e tesseramenti .Lo stesso vale per i provvedimenti disciplinari, che reprimono comportamenti illeciti con sanzioni irrogabili a persone fisiche e giuridiche, fino alla radiazione. [31]L. Fumagalli, op. [18]A. Anche in questo caso, il provvedimento decisorio adottato dalla Camera Arbitrale di Appello avrà la forma e la sostanza di un vero e proprio lodo arbitrale. Sanzionato il soggetto facente parte dell'ordinamento federale che offende l'istituzione sportiva [22]M. Pierini, op. Di tutta evidenza, in effetti, ne è la sua dipendenza, da un lato, alle norme dell’ordinamento statale, dall’altro, a quelle dell’ordinamento sportivo internazionale. Ugualmente, l’art. cit., p. 22; M. SANINO, op. 111 Cost. Da esso poi, discendono le varie Federazioni Internazionali che presiedono all’organizzazione delle  manifestazioni sportive a seconda della disciplina di interesse; Si passa in rassegna, poi, le Confederazioni che fungono da “collante” tra le norme  sportive dell’Ordinamento nazionale e le norme dell’Ordinamento internazionale. …. Sul tema si veda E. Loquin, Sport et droit International privé, in Lamy Droit sportif  economique 2003, n. 186/90. n. 5782/2008, in Foro it., 2009, III, 199. 1-34 del dpr 157/1986 (regolamento attuativo della legge 426/42) ove è stabilito che l’atleta non professionista “deve praticare lo sport in conformità alle regole del Comitato olimpico internazionale e della competente federazione internazionale”. +39 331 8930822 Email: info@avvocatogiuliasantoro.itinfo@avvocatogiuliasantoro.it In ordine alla correttezza, occorre rammentare che sono state elaborate regole procedurali uniformi per tutte le federazioni. 65. Osservazioni conclusive. Presidente. Non interessano però, secondo la dottrina maggioritaria, il diritto internazionale (pubblico). [13] A. MAIETTA, op. Dalla modifica dell’art. cit., Urbino, 2010, pp.5-6, in www.europedirectmarche.it. Alfredo Biagini. Le decisioni saranno appellabili normalmente davanti al giudice amministrativo. La vicenda si è determinata a seguito di una pessima gestione, da parte federale, del meccanismo dei ripescaggi nella c.d. Tale sentenza, di fatto, ha rappresentato la base su cui riedificare il sistema arbitrale del TAS. Nonostante gli sforzi profusi nel contesto nazionale per riformare l’ ambito sportivo, è innegabile che  la giustizia sportiva continui a presentare dei punti irrisolti. Tale sentenza Arbitrale, sarà, inoltre, immediatamente esecutiva al momento della comunicazione del dispositivo, che, se gli arbitri riterranno opportuno, potrà addirittura precedere la motivazione. I seguaci della teoria istituzionalista elaborata da Santi Romano[3] parlano di ordinamenti giuridici settoriali, per indicare fenomeni associazionistici complessi, di carattere collettivo, dotati di propria autonomia,  pur sempre vincolati al rispetto della supremazia dell’ordinamento statale. [9] Id., sent. sono attribuite sostanzialmente tre tipi di funzioni (S. 6 Code T.A.S. cit., a cura di Vellano-Greppi, Diritto internazionale dello Sport, Torino, 2005, p. 124. G. GENTILE, Ordinamento giuridico sportivo: nuove prospettive, in “Rivista di diritto ed economia dello sport”, 1/2014, p. 81 s. 37 organismi sportivi internazionali o da soggetti dell’ordinamento sportivo nell’ambito transnazionale. consente ugualmente il ricorso agli organi giudiziali interni competenti per riproporre l’istanza rigettata, mentre nella procedura d’appello è conditio sine qua non, per rivolgere la richiesta al Tribunal Arbitral du Sport. vita interna della Federazione stessa, ma rappresenta il momento in cui questa, quale organo del C.O.N.I., provvede alla tutela dei suoi iscritti per i rischi ai quali questi sono esposti nell’esercizio dell’attività sportiva. 545 e ss.. Nella giurisprudenza del Tribunal Arbitral du Sport, si consideri pure il fondamentale lodo arbitrale T.A.S. In altre, ha ricordato il Tar che l’art. V – ord. 11 Il Codice di Giustizia Sportiva contraddistingue tre tipologie di responsabilità diverse: diretta, oggettiva e presunta. Come è noto, gli ordinamenti sportivi nazionali traggono la loro forza dall’ordinamento sportivo superstatale. n. 4399/1989, cit., 64). St., sez. In quanto finalizzata alla realizzazione di interessi fondamentali ed istituzionali dell’attività sportiva, la Federazione agisce, dunque, quale organo del C.O.N.I., ponendo in essere atti amministrativi”. Tutti gli arbitri devono esercitare la loro funzione in assoluta obiettività ed indipendenza, e a tal fine, al momento della loro designazione dovranno sottoscrivere una specifica dichiarazione facendo presente l’esistenza o meno di potenziali conflitti (c.d.disclosure). In ultimo, alla base della piramide, dalle confederazioni si diramano le federazioni nazionali e le Discipline sportive associate nazionali e territoriali. [21]M. Pierini, Fenomeno sportivo e ordinamento comunitario dopo il Trattato di riforma, Urbino, 2010, pp. Per un esame esaustivo si v. , L. Cex multisOLANTUONI, Dir. vita interna della Federazione ma rappresenta il momento in cui questa, come organo del Coni, disciplina interessi fondamentali, strettamente connessi con l’attività sportiva” (Cons. L’organizzazione sportiva italiana forma una struttura normativa facente capo al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), affiliato, a sua volta, al Comitato Olimpico Internazionale (CIO). [32]Il Code de l’Arbitrage del T.A.S. Il riconoscimento da parte del diritto positivo dell’ordinamento internazionale sportivo ha determinato una riserva di disciplina a favore di quest’ultimo. [15] “La licitazione privata con cui la Figc sceglie il contraente di un contratto atipico di sponsorizzazione della squadra nazionale di calcio non costituisce una fase della c.d. Aldo De Chiara Giorgio Gasparotto Mario Procaccini Enrico Salone Gaetano Sangiorgi Ferruccio Maria Sbarbaro Luigi Supino. Gli arbitri, come invece accade in quasi tutte le altre esperienze internazionali di arbitrato amministrato, non potranno mai supplire eventuali deficit delle parti nella scelta della disciplina generale o di un singolo aspetto del caso in esame. Quando si parla di giustizia in ambito sportivo ci si riferisce al complesso di quegli istituti predisposti all’interno delle varie organizzazioni e da queste utilizzate per risolvere e dirimere le controversie nascenti tra atleti e associazioni di appartenenza quali, in primis, le federazioni. n. 220 del 2003, come dal giudice costituzionale avallata nella suddetta decisione, non è condivisibile. Così, viene recepita la classificazione della giustizia sportiva, tradizionalmente suddivisa in tecnica, disciplinare, amministrativa ed economica. La norma d’apertura del Code (S. 1) chiarisce come la risoluzione delle controversie in materia sportiva sia ormai assicurata da due organi: il T.A.S. Si faccia riferimento alle teorie sull’ordinamento di Kelsen e Santi Romano. [20] Tuttavia, secondo parte della dottrina, più corretto sarebbe affermare che si applicano i principi della legge n. 241/1990. Progettato da Elegant Themes | Alimentato da WordPress, Commento alla sentenza della Corte costituzionale n. 81/2018, Cass. Data la sua notoria importanza come organo, ad esso vengono demandati il compito di individuare i soggetti idonei a essere nominati componenti del Tribunale federale e della Corte federale di appello, conformemente alle disposizioni federali e a quelle del presente Codice (procedura che la Federazione può applicare anche per la nomina del Giudice sportivo nazionale e dei componenti della Corte sportiva di appello), nonché il compito di selezionare i soggetti idonei a essere nominati procuratore, procuratore aggiunto e sostituto procuratore federale, conformemente alle disposizioni federali e a quelle del presente Codice; esso, ancora, adotta nei confronti dei componenti degli organi di giustizia e della Procura federale, oltre ai provvedimenti stabiliti dalle disposizioni federali, le sanzioni del richiamo e, eventualmente, della rimozione dall’incarico, nel caso di violazione dei doveri di indipendenza e riservatezza, nel caso di grave negligenza nell’espletamento delle funzioni; Può formulare, in ultimo, pareri e proposte al Consiglio federale in materia di organizzazione e funzionamento della giustizia sportiva. Originariamente, si presentava come un ente autonomo dal punto di vista organizzativo, ma privo di personalità giuridica; si componeva di sessanta membri, scelti per buona parte dal C.I.O., che ne sosteneva interamente i costi di gestione e funzionamento. Ma, soprattutto, il Consiglio di Stato ha difeso strenuamente il diritto della giustizia sportiva alla regolamentazione dei campionati, espressamente escluso invece dal Decreto Legge, affermando che “continuano a restare immanenti all’autonomia decisionale degli organi dell’ordinamento sportivo le valutazioni di opportunità circa la congrua definizione degli assetti organizzativi dei campionati”. Oltre all’istituto della ricusazione opera, poi, anche quello non secondario del rifiuto ad esercitare la funzione arbitrale da parte del soggetto prescelto quale arbiter della lite. Si assiste ad una sorta di “civilizzazione” della giustizia sportiva, attraverso la quale creare una rete di garanzie idonee a sostenere un procedimento, sì autonomo ed indipendente rispetto a quello statale, ma accomunato ad esso dall’adozione di massime costituzionali. Etimologicamente,  il nomen sport, di derivazione inglese “disport” o dal francese “desport”, può tradursi letteralmente con “portar fuori dal lavoro”. Prende forma, pertanto, un vero e proprio sistema della Giustizia sportiva, volendo intendersi con ciò il complesso di organi giudicanti previsti dagli statuti e dai regolamenti delle federazioni per dirimere le controversie insorte tra gli atleti, le associazioni di appartenenza e le federazioni. I primi anni di attività del Tribunale arbitrale di Losanna si caratterizzarono per pochi interventi dovuti all’esiguità dei casi devoluti allo stesso, di conseguenza all’inizio degli anni novanta l’ente cominciò a suggerire alle Federazioni nazionali ed internazionali, attraverso la diffusione della propria guida arbitrale, l’introduzione di una clausola compromissoria che prevedesse l’impugnazione in ultima istanza di tutti i provvedimenti resi dagli organi disciplinari. Garantire anche dinanzi ai giudici sportivi l’osservanza dei principi del giusto procedimento. [5]Per “ordinamento giuridico” s’intende  un sistema di regole mediante il quale si organizza la collettività e si disciplina lo svolgimento della vita sociale. Inoltre, tanto per il giudizio in unica istanza, quanto per l’appello, i giudici privati potranno essere scelti dalle parti (collegio di tre membri o arbitro unico) solo ed esclusivamente all’interno di una “closed list”, ovvero un elenco di centocinquanta soggetti, provenienti dai vari Stati facenti parte della comunità internazionale dello Sport ed in possesso di specifiche qualità e caratteristiche relazionate alla materia sportiva: elenco che, a differenza di quanto accade in tutte le altre esperienze internazionali di arbitrati amministrati, è assolutamente chiuso. 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali[20]. Gli Statuti e i regolamenti federali devono prevedere che gli affiliati e i tesserati accettino la giustizia sportiva così come disciplinata dall’ordinamento sportivo. 3 d.-l. n. 220 del 2003, che prevede la c.d. La Corte di giustizia UE ha chiarito che qualsiasi Federazione sportiva nazionale sia qualificabile come organismo di diritto pubblico (cfr. Ciascun componente degli organi di giustizia presso la Federazione, così come ciascun componente della Procura federale, all’atto dell’accettazione dell’incarico, ha l’obbligo di sottoscrivere una dichiarazione attestante la propria indipendenza. L’articolo sopracitato, quindi, sancisce che i rapporti tra l’ordinamento sportivo e l’ordinamento statale «sono regolati in base al principio di autonomia, salvi i casi di rilevanza per l’ordinamento giuridico della Repubblica di situazioni giuridiche soggettive connesse con l’ordinamento sportivo». Lampante appare una  maggiore   qualità   dei   processi: si evidenzia un riequilibrio delle garanzie processuali, con un rafforzamento della presunzione di innocenza e del diritto alla prova, che sono presupposto del supremo diritto di difesa. Gli statuti di queste subordinano l’ammissione delle Federazioni nazionali candidate all’impegno di rispettare tali regole. Cons. Deve, pertanto, immaginarsi l’Ordinamento come una struttura piramidale al cui vertice si posiziona il CIO(Comitato Olimpico Internazionale), con la Carta Olimpica, gli Statuti ed i suoi regolamenti che, a rigore di logica unitaria, proprio perché rappresenti il soggetto apicale dell’ordinamento sportivo internazionale, dovrebbe essere connotato della personalità giuridica internazionale e interpretarsi come un’organizzazione non governativa a carattere transnazionale[11] . l legislatore sportivo ha voluto uniformare la disciplina dei procedimenti di giustizia sportiva, con particolare riferimento ad aspetti in precedenza regolati dalle singole 78 Federazioni. Il nuovo Codice Wada ed il sistema di sanzioni nell’ordinamento impone che prima di addivenire alla risoluzione della lite in forma arbitrale il Presidente della Camera in primo luogo e, successivamente, l’arbitro unico o i componenti del collegio arbitrale debbano sempre tentare una conciliazione della controversia sportiva: se questa riesce, vi è la facoltà di recepire il contenuto della conciliazione in un lodo arbitrale. Per l’effetto, è  stato soppresso l’attributo «effettiva» riferito al termine rilevanza (art. Arb., 2001, pp. e di salvaguardare i diritti delle parti secondo principi formalmente individuati nel nuovo Code d’Arbitrage en matière de Sport del 1994 (Code T.A.S.). La clausola non potrà invece riguardare controversie concernenti diritti soggettivi o interessi legittimi, né le materie oggetto della c.d. 06.87980086 P.I 01382061008 Tribunale Federale. Torna  il già citato art. e dall’art. Da notare come sia previsto che il processo sportivo attui i principi della parità delle parti, del contraddittorio e gli altri principi del giusto processo. Fonti costituzionali (ART. St., sez. ad intraprendere un’importante riforma del T.A.S., caratterizzata da una profonda riorganizzazione delle sue strutture e, soprattutto, dalla creazione di un nuovo organo: il Conseil International de l’Arbitrage en matière de Sport (C.I.A.S.)[29]. “Sport”, in Dizionario amministrativo, a cura di G. Guarino, Giuffrè, Milano, 1983, p. 1425. L’art. Si faccia riferimento a F. CARNELUTTI, Figura giuridica dell’arbitro sportivo, in “Rivista di diritto processuale”, I/1953, pp. Orbene, la pluralità di soggetti risulta dall’insieme delle persone fisiche e degli enti associativi che concorrono all’esercizio della pratica sportiva; Il requisito dell’organizzazione è rinvenibile osservando che, per ogni disciplina sportiva, ciascun ordinamento disponga di propri organi interni in grado di presiedere ad aspetti normativi, esecutivi e giurisdizionali. 1-2, in www.europedirectmarche.it. Al termine delle proprie analisi il Tribunale Federale affermò l’indipendenza del TAS dalle Federazioni internazionali. L’art. 20-29. rimedi interni), sarebbe privo di coerenza e di dubbia costituzionalità se vi … Tale vincolo di giustizia (norma di grado regolamentare) 2, comma 1, lett. Il sistema di giustizia sportiva della Federcalcio”. Sebbene difetti una esplicita e specifica definizione normativa di attività sportiva agonistica, essa si identifica in quella regolamentata dal D.M. con il compito di salvaguardare l’indipendenza di quest’ultimo. Per Furno, infatti, la categoria alla quale lo sport afferisca è il gioco, che con il diritto non ha punti di contatto. 117 Costi.) Entrambe, per il diritto internazionale, sono considerate come organizzazioni non governative, che raggruppano tutti i praticanti di uno stesso sport nel mondo intero e li vincolano al rispetto dei dettami della Carta olimpica. Il continuo rimbalzo delle decisioni tra i vari organi delle Federazioni alimenta e contribuisce a creare farraginosità nel sistema: lo dimostrano in maniera inequivocabile i recentissimi fatti dell’estate 2018 relativi alla composizione del campionato di calcio di serie B. ad essere particolarmente significativo, poiché teso ad esplicare il distacco rispetto al sistema precedente, in cui gran parte di esse veniva esercitata dal C.I.O[31]. Nei principi di giustizia emanati dal CONI, proprio in applicazione del principio di autonomia, all’art. I più rilevanti principi costituzionali che vengono mutuati sono quello della tutelabilità del diritto di difesa in ogni stato e grado del procedimento previsto dall’art. Via Goethe, 1, 90138 Palermo (PA) Tel. [16]P.SANDULLI e M.SFERRAZZA, ”Il giusto processo sportivo. Cosi che, allo stato attuale, la competenza di primo grado in via esclusiva, anche per quanto attiene all’ adozione di misure cautelari, risulta di spettanza del T.A.R. Sono organi di giustizia presso la Federazione: a) Il Giudice sportivo nazionale, i Giudici sportivi territoriali e la Corte sportiva di appello; b) Il Tribunale federale e la Corte federale di appello[19]. [10] Si consulti la produzione di M.Piazza,” Il sistema sportivo italiano e la pluralità degli ordinamenti giuridici”, [11] A.MERONE, Il Tribunale arbitrale dello sport, Giappichelli , Torino, 2008, p. 7. St., sez. L’articolo è una diretta replica alla citata opera di Furno e, dunque, si occupa anch’esso della figura dell’arbitro sportivo. Essi, così come la grazia, non sono applicabili nel caso di violazione delle Norme Sportive Antidoping. Per la definizione di “ordinamento” si consulti www.Treccani.it/enciclopedia. Nell’ ambito di tale riforma, come si diceva, gli organi federali hanno proceduto alla regolamentazione ed all’elaborazione del giusto processo sportivo. Poi, per lungo tempo in Italia, è stata una carica ricoperta anche dai magistrati. Il riferimento ai “principi” non è tuttavia compatibile con una interpretazione che vorrebbe il Coni uniformarsi rigidamente alle norme dell’ordinamento sportivo internazionale[22]. serie cadetta,  ed ha investito tutti i gradi della giustizia sportiva arrivando, persino, al giudice amministrativo. [3] S. ROMANO, L’ordinamento giuridico, Sansoni, Firenze, 1977 . I ter, 13 aprile 2018, n. 4100)[15]. Brevi note sull’ ergastolo ostativo: il grande equivoco. “pregiudiziale sportiva”, cioè che si può adire il giudice statale solo dopo «esauriti i gradi della giustizia sportiva» (i c.d. Si faccia riferimento a C. FURNO, Note critiche in tema di giochi, scommesse e arbitraggi sportivi, in “Rivista trimestrale di diritto e procedura civile”, 1952, p. 640-641. [14] Devono essere rimesse alla Corte di giustizia UE le questioni se sulla base delle caratteristiche della normativa interna relativa all’ordinamento sportivo la Federazione calcistica italiana (e, in generale, qualsiasi Federazione sportiva nazionale) sia qualificabile come organismo di diritto pubblico( Cons. Il Codice della Giustizia Sportiva. Per giustizia sportiva si intende quel sistema attraverso il quale l'ordinamento sportivo dirime le proprie questioni interne. Comunque, non si può escludere a priori l’intervento della giurisdizione statale, specie se i provvedimenti in esame siano condizionati da decisioni amministrative o disciplinari che, facilmente, hanno ricadute extra-sportive. Ogni Federazione determina la misura del contributo per l’accesso ai servizi di giustizia: si prescrive che essa non debba essere eccessivamente oneroso. n. 220/2003, successivamente, Legge n. 280 del 2003:” La Repubblica riconosce e favorisce l’autonomia dell’ordinamento sportivo nazionale, quale articolazione dell’ordinamento sportivo internazionale facente capo al Comitato Olimpico Internazionale”. 1 del decreto legislativo 242/99 prevede l’obbligo del Coni di conformarsi “ai principi dell’ordinamento sportivo internazionale, in armonia con le deliberazioni e gli indirizzi emanati dal Cio”. Non ne sono membri gli Stati, bensì gli individui o gruppi di individui. Il quadro delle fonti si perfeziona con la menzione del WADA, World Anti-Doping Agency, recepita in Italia per il tramite della NADO Italia (Organizzazione Nazionale Antidoping)[12], e delle norme sportive antidoping, che svolgono la funzione di “garante” della purezza ed dell’integrità di qualsivoglia manifestazione agonistica. pregiudiziale sportiva sulla base del quale, esauriti i gradi della giustizia sportiva e, ferma la giurisdizione del giudice ordinario sui rapporti patrimoniali tra società, associazioni e atleti, ogni altra controversia avente ad oggetto atti del Comitato olimpico nazionale italiano o delle Federazioni, poteva trattarsi secondo le norme disciplinate dal codice del processo amministrativo. 13 ter dello Statuto CONI. Si è, pertanto, proceduto ad una regolamentazione più attenta con riferimento allo svolgimento del processo sportivo. Per i casi e nei limiti previsti dallo Statuto del CONI, il Collegio di garanzia dello Sport istituito presso il CONI costituisce, organo di ultimo grado della giustizia sportiva, che come ribadito dalla dottrina maggioritaria, assolve alle funzioni della Corte di Cassazione. I tempi, in effetti, erano maturi perché lo sport venisse dotato di un codice, base per la risoluzione, in maniera analoga, di tutte le controversie in ambito sportivo. Il nono principio, rubricato “Norma finale”, prevede che il CONI vigili perché gli Statuti ed i regolamenti delle Federazioni Sportive Nazionali e delle Discipline Sportive Associate siano adeguati ai Principi di giustizia sportiva, indicando loro, ove necessario, i necessari adeguamenti. In alternativa alla costituzione della Commissione federale, la Federazione può decidere di avvalersi della Commissione di garanzia di cui all’art. – 12 febbraio 2019, n. 1006 ). – 4. Spostando il nostro focus al livello transnazionale, il fenomeno sportivo è tenuto a “confrontarsi” con una pluralità di fonti provenienti da diversi ordinamenti giuridici. n. 220/2003, convertito in legge L. n. 280/2003. Accostandosi ad autorevolissima dottrina (Perlingieri) asserente che la pluralità di fonti non coincida necessariamente con una pluralità di ordinamenti, chiaro è che, nell’organizzare e svolgere le proprie attività, il fenomeno sportivo debba necessariamente fare i conti con più ordinamenti, tanto da ricondurre nel panorama del diritto sportivo, il concetto di multilivellismo, intendendosi con lo stesso sia i diversi livelli di protezione che il sistema è in grado di approntare, sia la pluralità degli ordinamenti  e la pluralità delle fonti, non necessariamente coincidenti[21]. Lazio, sede di Roma. Con la locuzione giustizia sportiva si individua generalmente un sistema costituito da un impianto normativo (statuti e regolamenti) e da organi interni ai soggetti organizzati dell’ordinamento sportivo funzionali all’esercizio dell’autodichia, sia per la risoluzione di controversie tra atleti, società sportive e Federazioni, sia per la repressione di violazioni delle norme ordinamentali …

Prendila Così Barbarossa Biondi, Classifica Spiagge Adriatico, Gianmaria Antinolfi, Imprenditore, è Tutta Una Questione Di Tempo, Cuccioli Maremmano In Regalo A Roma Subito, Sandra Collodel Gigi Proietti, Si Deve Vedere Da Lontano,