Perchè … I compiti delle vacanze sono obbligatori? Oppure di scattare tante fotografie, realizzare disegni colorati. Abitudini. Per offrire una migliore esperienza di navigazione e per avere statistiche sull'uso dei nostri servizi da parte dell’utenza, questo sito usa cookie anche di terze parti. La funzione dei compiti è legata al lavoro che si fa a scuola. Un compito troppo facile può far perdere la fiducia nel senso del lavoro, uno troppo difficile rischia di incrinare l’autostima del ragazzo. Sono liberi di raccogliere pensieri, emozioni, ricordi di viaggio e delle vacanze in un diario o in un quaderno. Procediamo con ordine. Per un ragazzo svolgere un tema significa scrivere per forza, sapendo che tutto ciò che scrive potrà essere usato contro di lui. Ben due ministri dell’istruzione si sono espressi contro: nel 2012 Francesco Profumo, favorevole alla limitazione dei compiti in “presenza di altri stimoli”, nell'estate 2013 Maria Chiara Carrozza, molto critica sui compiti estivi. Ruolo chiaro Le nostre attività lasciano un’impronta sull’ambiente, ma dobbiamo vivere in un mondo più sostenibile. Un genitore, terminata la scuola, può stabilire con il proprio figlio che il mese di giugno sarà di totale riposo e relax. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente. E non sempre quello che è indicato per un ragazzo va bene per un altro. Si pensi al “tema”, la forma di scrittura più utilizzata e, tra l’altro, bandita già dai programmi del 1985. Puoi usare la calcolatrice. È quello che succede quando si studia solo per la prestazione. Ecco quindi qualche strategia alternativa/parallela ai tanto discussi compiti delle vacanze, con cui ottenere ottimi risultati senza insistere troppo:. Quasi tutti d’accordo sulla necessità di non caricare troppo i ragazzi di lavoro extrascolastico commisurandolo con l’età e le ore passate in classe. Ma in estate possiamo anche coinvolgere il nostro bambino nella realizzazione di un diario personale in cui registrare gli eventi più significativi delle sue vacanze, che possono essere descritti sia in forma scritta, sia attraverso disegni e scatti fotografici. Se si chiedesse allo scolaro che meglio ha risolto un problema, ostico per altri, di spiegare ai compagni come è arrivato alla soluzione, la volta dopo tutti avrebbero uno strumento in più. La scuola ignora gli stili cognitivi dei ragazzi. con ricerche e approfondimenti), consolidano il metodo di studio e l’autonomia. L’importanza di tali compiti, tuttavia, è indubbia: contribuiscono a mantenere vive le nozioni acquisite durante i nove mesi precedenti. Tutto questo, ma anche solo il ricordo di giornate serene, diventerà un prezioso bagaglio per ripartire a settembre”. La questione, dunque, non riguarda solo i compiti delle vacanze ma anche quelli che vengono è ovvio che sono obbligatori i compiti estivi, ma ti do un consiglio: cambia ottica. Le vacanze natalizie sono iniziate già da una settimana, quindi possiamo dire che i bambini si sono rilassati abbastanza è quindi giunto il momento di suddividere i compiti in base ai giorni di vacanza rimasti cercando di dedicare almeno un’ora al … Poi non resta nulla: le. Questo è un buon primo punto da cui cominciare. Pregiudizi digitali: perché l'AI è sessista? Gli insegnanti per lo più ignorano il modo con cui i loro allievi apprendono e le loro potenzialità; pretendono riflessione, attenzione, memoria senza indicare i “gesti mentali” da compiere. Compiti a casa: perché sì e perché no - Focus.it, Sei bravo in matematica? Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. E’ anche importante che noi genitori diamo ai nostri figli stimoli interessanti per “far andare” la testa durante le vacanze estive. Un bambino può anche chiedere di autogestirsi nell’arco della settimana e il monitoraggio da parte dei genitori potrebbe perciò avvenire esclusivamente nella giornata di venerdì. La loro richiesta non si discute, quindi noi adesso dobbiamo stabilire quale strategia utilizzare per rispondervi in modo adeguato” è un ottimo punto di partenza per costruire una valida pianificazione degli impegni didattici riservati per la stagione estiva. sono discriminanti: avvantaggiano gli studenti avvantaggiati, quelli che hanno genitori premurosi e istruiti, e penalizzano chi vive in ambienti deprivati, aggravando, anziché “compensare”, l’ingiustizia già sofferta”. Si troveranno automaticamente a pensare: “Se anche mamma e papà parlano male dei compiti delle vacanze, vuol proprio dire che si tratta di qualcosa che può essere messo nel dimenticatoio”. Circolare Ministeriale 20 febbraio 1964, n. 62. Prot. Il dibattito sull’utilità del lavoro a casa coinvolge tutto il sistema scolastico. In definitiva, quindi, se è vero che i compiti delle vacanze siano facoltativi, sarebbe bene invitare i bimbi a farli, specie all’avvicinarsi dell’inizio della scuola. Il compito dei prof Discriminanti. E’ la scuola che decide e noi famiglia dobbiamo rispondere in modo adeguato alle aspettative che i docenti hanno nei confronti dei propri alunni. Talvolta basterebbe che i ragazzi confrontassero fra loro le rispettive strategie per superare le difficoltà di chi non riesce. Il compito degli adulti dovrebbe, a questo punto consistere esclusivamente, nel verificare se quotidianamente i compiti previsti sono stati effettuati. I compiti non devono necessariamente “piacere” però gli studenti devono capire bene a che cosa servono. I compiti delle vacanze rischiano di trasformare la stagione delle vacanze in un’ininterrotta “zona di conflitto” con i figli. E allora tutto diventa una corsa contro il tempo e l’intera famiglia si trova a recuperare in due settimane ciò che invece doveva essere con calma svolto in due mesi. Dire ad un figlio: “I tuoi insegnanti hanno deciso che questi saranno i tuoi impegni durante l’estate. Le vacanze, a detta degli irriducibili, durano troppo, anche se, stranamente, nessuno ne propone la riduzione o l’abolizione – beffardo paradosso: i soli a profittare delle vacanze degli studenti sono gli insegnanti, ben oltre il periodo di ferie cui hanno diritto, cioè coloro che ne impediscono il godimento agli studenti, a chi ne ha diritto. Ogni occasione è buona per riaprire il dibattito. (Sonda editore)[Perché i compiti a casa servono]. Ben due ministri dell’istruzione si sono espressi contro: nel 2012 Francesco Profumo , favorevole alla limitazione dei compiti in “presenza di … Si interrogano sulla loro utilità e quantità le istituzioni, i genitori, gli insegnanti, i pedagogisti. Perchè? Permettere ai bambini di appassionarsi al cinema, con narrazioni lunghe ed entusiasmanti, è oggi giorno più che mai necessario. Moltissimi genitori, di fronte ai compiti delle vacanze, assumono un atteggiamento critico e ne parlano in modo problematico, spesso davanti agli stessi figli. Il dibattito sull’utilità del lavoro a casa coinvolge tutto il sistema scolastico. E che la solitudine cambia il nostro cervello? Il nome Utente e la password da lei forniti sono personali e non potranno essere usati da nessun altro per accedere ai servizi offerti dal Sito. Evidentemente i compiti non sono un problema solo per chi deve farli. Soprattutto d'estate con i "famigerati" compiti delle vacanze. La cosa che spesso succede è che mentre scorrono i giorni e le settimane, il famigerato “libro dei compiti delle vacanze” rimane appoggiato intonso sulla mensola all’ingresso di … Che poi, sono curioso di vedere chi si mette alla scrivania a luglio e ad agosto a svolgere i “compiti per le vacanze” e inoltre, a settembre, chi li corregge? La cosa che spesso succede è che mentre scorrono i giorni e le settimane, il famigerato “libro dei compiti delle vacanze” rimane appoggiato intonso sulla mensola all’ingresso di casa. Vaccino e mutazioni genetiche: che sciocchezze! I compiti delle vacanze sono anche l’occasione per insegnare ai bambini a organizzarsi in modo autonomo. Suggerite ai bambini delle letture accattivanti che incontrino i loro gusti: romanzi storici, biografie di scienziati ed esploratori per esempio. I compiti per le vacanze erano la cosa più “odiosa” che potessimo fare da piccoli durante l’estate. Per esempio, leggere a casa tutti i giorni in prima elementare serve ad automatizzare il processo di lettura. Per esempio: è vero che la musica fa cambiare sapore al formaggio? Ora, se la scuola ha deciso di assegnare a nostro figlio i compiti, la questione non si pone in partenza. Non bastava che i libri fossero colorati e pieni di disegni per invogliarci a studiare ancora, bisognava comunque interrompere il gioco e fare qualche conticino, compilare spazi con le paroline, magari tra una merenda e l’altra, tra un castello di sabbia e qualche bagno con i braccioli. Pubblicato il 28 giugno 2010 di Emanuele E. Parla l’avvocato Arnoldi in un’intervista di Studio Aperto: «In base alla concezione universale dei diritti dell’uomo, il ragazzo ha diritto al tempo libero, alle ferie, al riposo. Suddivisione dei compiti. In viaggio con Dante Alighieri: per scoprire il “suo” Medioevo, seguirlo sulla via dell'esilio e capire i motivi che lo spinsero a scrivere la Divina Commedia, pietra miliare della lingua e della letteratura italiana. La selezione per merito privilegia chi ricorda meglio. Compiti a casa sì o no? Sta facendo il giro dell'Italia la lista dei compiti per le vacanze consegnata agli alunni dal professore Cesare Catà, insegnante al Liceo delle Scienze Umane "Don Bosco" di Fermo. No, sicuramente no! È pur vero, però, che tenersi mentalmente in forma può aiutare a non perdere il ritmo cerebrale rischiando di ottenere un encefalogramma piatto… e un due alla prima interrogazione. Notizie, foto, video di Scienza, Animali, Ambiente e Tecnologia - Focus.it. Un sondaggio di Skuola.net mostra che i compiti per le vacanze non saranno fatti dal 50% degli alunni, che preferirebbero al massimo leggere un libro. Per saperne di più consulta la nostra Cookie Policy . Si tratta di stimoli che non sono inclusi e compresi nelle schede di un libro di compiti delle vacanze e che aiutano i nostri figli a coltivare spazi di “interessi e passione” che vedono nel tempo estivo il loro momento di maggior sviluppo. Per non parlare della lettura: che piacere può scaturire da un libro letto per dovere, sezionato con accanimento? Questo modo di gestire gli impegni scolastici dei figli durante le vacanze, permette al genitore di rivestire esclusivamente la funzione di “tutor” e “sostegno organizzativo” e aiuta il bambino a lavorare su aspetti di pianificazione e gestione che potranno risultargli utili anche alla ripresa della scuola.