Fidatevi di me e del Padre mio! Visualizza Gv 14,1-12 Testamento; ma il Signore non parla qui di una dimora simile a quella della Shekinah nel Tabernacolo Esodo 25:22; Numeri 7:89. Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti Giovanni 15,12-17. Per questo sa che presto i Dodici e gli altri discepoli, si troveranno con dentro un miscuglio di emozioni: paura, tristezza, solitudine, incertezza... Paura, di fronte al rischio di essere anche loro arrestatati e condannati a morte. Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e ciò ci basta. Se amiamo la nostra vita, se siamo contenti ogni giorno di poterci svegliare vivi e pieni di slancio, allora subito capiamo che cosa meravigliosa, stupenda, straordinaria, Gesù ci sta offrendo, invitandoci a seguire Lui, per riempirci di questa vita che sgorga da Lui stesso! Il Signore dichiara che il suo insegnamento, dal principio alla fine, non ha origine da lui, e che le sue opere non sono compiute indipendentemente dal Padre; così l'uno come le altre procedono dal Padre, il quale del continuo dimora, in lui. Questo ritorno di Cristo, nel senso più alto e più stretto della parola, s'intende della seconda sua venuta personale, all'ultimo giorno, quando quelli che saranno nelle loro tombe, e quelli che si troveranno tuttora in vita, "saranno rapiti nelle nuvole, per esser sempre col Signore" 1Tessalonicesi 4:17-18; ma s'intende pure, in un senso secondario, del momento in cui ogni credente si spoglia di questo tabernacolo mortale per addormentarsi in Gesù e andare ad essere presente col Signore. Giovanni 15:7,16; 16:23,26; Matteo 7:7; 21:22; Marco 11:24; Luca 11:9; Efesini 3:20, Giovanni 14:6; Efesini 2:18; 3:12,14,21; Colossesi 3:17; Ebrei 4:15; 7:25; 13:15; 1Pietro 2:5, Giovanni 14:14; 4:10,14; 5:19; 7:37; 10:30; 16:7; 2Corinzi 12:8-10; Filippesi 4:13, Giovanni 12:44; 13:31; 17:4-5; Filippesi 2:9-11. E il Consolatore, cioè lo Spirito Santo. Vangelo del giorno: Giovanni 14, 23-29 – audio e commento Papa Francesco. Ad essa però obietta Olshausen:, Essa mette le parole "in me" in una posizione alquanto strana, perché, se il secondo fosse esso pure un imperativo, queste parole dovrebbero seguirlo, anziché precederlo. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Consentono tutti i commentatori che il discorso contenuto in questo capitolo fu pronunziato da Gesù, mentre egli e i discepoli stavano tuttora a tavola, dopo mangiata la Pasqua. Giovanni 14:10; 10:38; 17:7,11,21-23,26; 2Corinzi 5:19; Colossesi 1:19; 2:9, Giovanni 6:56; 15:5-7; Romani 8:1; 16:7; 1Corinzi 1:30; 2Corinzi 5:17; 12:2; 13:5; Galati 2:20, Efesini 2:10; Colossesi 1:27; 1Giovanni 4:12. Filippesi 2:9. Egli non ti vuole afflitto. 9 9. Le prime preghiere fatte dopo l'Ascensione, sono indirizzate al Figlio, e i discepoli erano conosciuti come quelli che invocavano il suo nome. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se voi mi amate, osservate i miei comandamenti. s=s+""; Io vado a prepararvi un posto; 3 quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io. le parole che io vi ragiono, non le ragiono da me stesso; (si omette l'e che non si trova nel greco) il Padre, che dimora in me, è quello che fa le opere. Preferiamo anche noi questa lezione, perché esprime più chiaramente il senso naturale delle parole di Cristo, e corrisponde più esattamente allo stato morale dei discepoli: Gesù sapeva che, da quei Giudei religiosi che erano, già credevano in Jehova, come nell'Iddio del Patto, e che una tal fede era la base di tutta la loro vita e di tutte le loro speranze religiose; ed ora domanda loro di credere pure in lui, come uguale al Padre, come vero Dio, abbenché in forma umana e in procinto di soffrire la morte, e di affidarsi alle sue cure colla fiducia medesima colla quale confidavano in Dio. I soggetti della fine già sono accennati al principio, e quelli toccati prima si ripresentano nuovamente cogli ultimi". Gesù dice che va a preparare un luogo e dopo ritornerà per portarci con lui nella casa del Padre. *** RIFLETTI. Pei discepoli di Cristo il cielo è una possessione assicurata Giovanni 14:2-3; 2. Il mondo non lo vede e non lo conosce, perciò non può riceverlo. "è", invece di "sarà", è adottata da Lachmann e da Tregelles, seguiti da Tholuck, Stier, Luthard e Westcott; ma Tischendorff,; Deuteronomio Wette, Meyer, Alford, Brown, Webster e Wilkinson, Godet, tutti difendono il testo ricevuto e considerano come insufficientemente provato. "Eppure appare chiaramente dai primi versetti di questo capitolo, che il Signore non vuole che il cuore dei suoi discepoli sia lungamente turbato. Ma la prova più forte che ne abbiamo si è che in Giovanni 18:1, leggiamo: "Gesù, avendo, dette queste cose, uscì coi suoi discepoli". Nella bocca di Gesù non era questa una mera formalità, come sono per il solito i saluti del mondo. Questa assicurazione di Gesù è tale da generare la più completa fiducia in lui nella mente dei discepoli, e questa pare la spiegazione più naturale e più soddisfacente di questa clausola. In qualche modo, tutti i testi, tutti i mattoni, fanno parte dell’edificio e sono Parola di Dio per noi. Dio onnipotente ed eterno, rendi sempre operante in noi il mistero della Pasqua, perché, nati a nuova vita nel Battesimo, Dal Vangelo secondo Marco 1, 29-39 In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. Alcuni, però, sostengono che lo Spirito doveva insegnare "ogni cosa" ai discepoli, semplicemente col rammemorar loro "tutte le cose" già dette da Cristo. In Cristo essi hanno una via infallibile al Padre Giovanni 14:4-11; 3. Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria. if (vers=="C.E.I.") Giovanni 14:7,20; 12:45; Colossesi 1:15; Filippesi 2:6; Ebrei 1:3, Genesi 26:9; Salmi 11:1; Geremia 2:23; Luca 12:56; 1Corinzi 15:12. Poiché manderà loro un altro Paracleto, mediante il quale Egli ed il Padre verranno a dimorare con loro, e di più dà loro la sua pace: qual motivo potrebbero essi avere ancora di turbarsi e di temere? Di più Gesù dichiara, che essendo egli lo strumento di tutte quante le opere divine, esaudirà le nostre preghiere in modo che la grazia di Dio e la sua potenza ne ricevano gloria sempre maggiore. esso v'insegnerà ogni cosa, e vi rammemorerà tutte le cose che io vi ho dette. Domenica scorsa che detto che era la porta delle pecore. Da. Il loro dolore per la sua partenza aveva per radice l'egoismo, come è sempre, il caso, sia che lo sappiamo o no, quando piangiamo quelli che ci lasciano per andare col Signore. Come un imperativo seguito da un indicativo, intendendo quest'ultimo per ottenere un senso soddisfacente, al futuro: "Credete in Dio, e allora crederete pure in me". La Parola è Vita Questo versetto presenta il riassunto della risposta di Gesù a Filippo. Troppo si dimentica che quantunque le buone opere non ci possano giustificare, non per questo le dobbiamo trascurare o disprezzare. Vangelo del giorno: Giovanni 14,27-31a – audio e commento Papa Francesco. Giovanni 14:15,21-23; Matteo 19:21; 25:41-46; 2Corinzi 8:8-9; 1Giovanni 3:16-20, Giovanni 14:10; 3:34; 5:19,38; 7:16,28; 8:26,28,38,42; 12:44-50. La lezione pres. versDio=1; In quattro maniere, tutte grammaticalmente corrette, possono leggersi queste parole di Gesù: 1. s=s+""; Ma la promessa non è limitata agli apostoli; è fatta a "chi crede in me"; epperciò, se la prima Pentecoste cristiana ce ne presenta il primo adempimento, essa venne adempiuta di poi in ogni grande vittoria morale e spirituale, nella sconfitta del Giudaismo e del Paganesimo, nell'impianto della Chiesa di Cristo in mezzo a tutte le nazioni, e in ogni risveglio spirituale, che sia mai accaduto in seno alla cristianità. photo web source. Articolo precedente Giovanni Ricciardi, Buongiorno Professore – Puntata del 10 Gennaio 2021 Articolo successivo Robert Cheaib – Commento al Vangelo del 11 Gennaio 2021 citv Vangelo del giorno: Giovanni 14,7-14 – audio e commento Papa Francesco. Giovanni 12:27; 16:3,6,22-23; Giobbe 21:4-6; 23:15-16; Salmi 42:5-6,8-11; 43:5, Salmi 77:2-3,10; Isaia 43:1-2; Geremia 8:18; Lamentazioni 3:17-23; 2Corinzi 2:7; 4:8-10, 2Corinzi 12:9-10; 1Tessalonicesi 3:3-4; 2Tessalonicesi 2:2; Ebrei 12:12-13, Giovanni 5:23; 6:40; 11:25-27; 12:44; 13:19; Isaia 12:2-3; 26:3; Atti 3:15-16, Efesini 1:12-13,15; 3:14-17; 1Pietro 1:21; 1Giovanni 2:23-24; 5:10-12. if (vers=="Diodati") Come un indicativo seguito da un imperativo: "Voi credete in Dio, credete altresì in me. Ma gli uomini spesso domandano: Come mai tanti che si professano credenti trovano così poca felicità nella religione, sperimentano così poca "gioia e pace credendo", e se ne vanno verso il cielo col viso malinconico e il cuore afflitto? Il vangelo di Giovanni è come un bell’edificio costruito lentamente, pietra su pietra, mattone su mattone. 5 5. Le parole dette poco prima a Pietro: "Là ove io vo, tu non puoi ora seguitarmi" Giovanni 13:36, potevano apparir contrarie a simili speranze; epperciò il Signore si affretta ad accertarli, che, se le loro speranze fossero state infondate, da lungo tempo già egli li avrebbe disingannati. La persona cui le nostre preghiere vanno rivolte è Dio Padre, come Gesù lo dichiara in Giovanni 15:16; 16:23, e lo sottintende anche qui. ", Il Signore lo sa, che viene da pensare così, e infatti, per rassicurare ancora meglio gli apostoli, aggiunge ancora un'altra cosa: "del luogo dove io vado, conoscete la via. 13. Enzo Bianchi Commento Vangelo 10 gennaio 2021 Battesimo del Signore, anno B. Passa ai contenuti principali AlzogliOcchiversoilCielo Iscriviti. io vi dico, che chi crede in me farà anch'egli le opere le quali io fo; Il Salvatore parla qui di quei miracoli, che, nel corso del suo ministerio terreno, egli aveva compiuti, in prova della sua divina missione; ed egli assicura i suoi discepoli che, per la fede in lui, essi riceverebbero, dopo la sua partenza, il potere di compierne essi pure. Leggi il commento » Approfondisci su passaparola.org la fede cristiana e la vita interiore con i corsi ed i webinar di Paolo. Il tempo qui indicato non è quello della partenza di Giuda Giovanni 13:19, come asseriscono taluni, né quello della Pentecoste, anticipatamente mentovata, secondo l'idea di altri, bensì quello che le parole: letteralmente significano, cioè che da quel momento in poi, specialmente dopo la dichiarazione di Giovanni 14:6, essi non solo per mezzo suo conoscevano il Padre, ma persino lo avevano veduto, non già nella sua essenza, perché quella "niun uomo ha veduta, né può vedere" 1Timoteo 6:16, ma contemplando la persona del Signor Gesù, "il quale è lo splendore della gloria, e il carattere della sussistenza d'esso" Ebrei 1:3. In questo modo", dice ancora Milligan, "il racconto di tutto quello che egli aveva fatto pei suoi discepoli, diveniva una profezia di quanto lo Spirito Santo dovrebbe fare per essi, e per noi, che veniamo dopo di loro". Bibbia; Dove si manifesta la presenza di Dio. Toma, "Didimo", era un tale uomo, e lo prova il modo nel quale ricevette le buone nuove della risurrezione del Signore, quando gli furono annunziate dai suoi compagni Giovanni 20:25-28. Occorre un mediatore fra Dio e noi; un riscatto deve esser pagato per la nostra salvezza; né santi, né angeli, nemmeno Maria madre di Gesù possono far questo per noi. if (versnome=="Nuova+Riveduta") Quando hai bisogno, Qumran ti dà una mano, sempre. C.E.I./Gerusalemme Però Brown, pur riconoscendo che aiutatore è il senso fondamentale del vocabolo "Paracleto" accetta anche consolatore, come quello che indica quale aiuto riceviamo da lui, e che meglio si addice allo scopo di questo discorso, quello cioè di confortare i discepoli nella desolazione in cui rimarrebbero, dopo partito il Maestro. 8 8. Così la descrive Paolo: "La pace di Dio, la qual sopravanza ogni intelletto, guarderà i vostri cuori, e le vostre menti in Cristo Gesù" Filippesi 4:7. Non è facile nelle nostre lingue moderne esprimere la differenza che il Nuovo Testamento fa sempre con molta cura fra "peto", e "rogo". versND=1; Il termine Consolatore non è il senso classico ed originale della parola "Paracleto" quantunque lo Spirito Santo, col dimorare nel credente, come il suo aiuto ed il suo avvocato, gli sia di gran consolazione in tutte le sue afflizioni. Il noi deve includere pure lo Spirito Santo, perché egli è colui che ci fa vedere il Figlio, e spande l'amor suo nei nostri cuori, nel modo stesso che il Figliuolo rivela il Padre Giovanni 1:18. Giovanni 14:29; 13:19; 15:11; 16:1-4,12; 17:6-8. s=s+""; 15 Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. s=s+""; Queste parole non indican solo "il mondo nella sua essenza, né il un incorporamento dello Spirito di questo mondo" (Milligan), ma Satana stesso, gran nemico delle anime, che il Signore chiama "il principe di questo mondo", non solo a motivo dell'usurpato, suo dominio sul mondo presente, ma più particolarmente perché nella tentazione al deserto, egli aveva offerto a Gesù, vantandoli suoi, "tutti i regni del mondo", se solo si fosse prostrato ad adorarlo. Dove andare? Di questa promessa l'adempimento si ebbe nei miracoli morali e spirituali che seguirono la predicazione degli apostoli dopo la Pentecoste; è indubitabile infatti che, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, gli apostoli convertirono molte più anime, che il Signore stesso non avesse, mai fatto. Voi lo conoscete, perché è con voi e sarà con voi sempre. Siccome egli ha vita in sé, e vive per sempre, la loro vita pure è assicurata contro ogni eventualità; essa non può venir distrutta. Perciò l'evangelista ci fa notare che fra gli apostoli v'era un altro Giuda, oltre al traditore. Confrontando tutto questo versetto col 21, osserviamo che qui il Signore abbrevia le condizioni della sua manifestazione, ma sviluppa gloriosamente quella manifestazione stessa. Commento su At 15,1-2.22-29; Sal 66; Ap 21,10-14.22-23; Gv 14,23-29 I destinatari del vangelo o di Giovanni, essendo egli uno dei pochi discepoli ancora viventi, che è stato con il Signore durante la sua vita terrena, nel momento in cui egli scrive il suo vangelo non si trovano in una situazione diversa da quella che noi oggi viviamo. //-->, Nuova Riveduta Queste son parole di maraviglia e di dolore ad un tempo, per il poco effetto delle lunghe relazioni spirituali di Cristo con quel suo discepolo. Sabato della IV settimana di Pasqua (09/05/2009) Vangelo: Gv 14,7-14 . In Apocalisse 3:20, la comunione del Padre e del Figliuolo coll'anima credente ci viene rappresentata sotto la immagine di una cena, seguita dall'intime e care relazioni che uniscono i membri della medesima famiglia, e questo è pure il senso di questo versetto. E in questa settimana, ogni volta che ci sentiamo soli, tristi, preoccupati, spaventati, possiamo ripetere a noi stessi le parole che Gesù ha rivolto agli apostoli: "Non sia turbato il vostro cuore. Queste parole non giustificano neppure l'idea di certi moderni novatori, che nel cielo vi sarà perfetta tolleranza di ogni sorta di credo e di religione, poiché il Signore parla qui per il conforto speciale di quelli che avranno ricevuta la sua dottrina. 2. per rapporto alla posizione del Figliuolo al momento in cui pronunziava quelle parole; ed in questo caso la superiorità del Padre trovasi nella sua relazione col Figliuolo, mentre questi era tuttavia incarnato, e non ancora glorificato. Il volto di Dio nel vangelo secondo Giovanni. Link interessanti: Don Giovanni su Wikipedia; Don Giovanni sull’enciclopedia italiana Treccani: il personaggio di Don Giovanni. Ma questa vita, così bella eppure così fragile, è solo un pallido riflesso della vita senza fine che Gesù racchiude in sé e che vuole offrire anche a noi! Egli dice in sostanza che il mondo non è capace di ricevere una tale manifestazione, perché gli mancano le condizioni a ciò necessarie, a motivo della sua incredulità, del suo disprezzo per la parola di Cristo, della totale sua mancanza di amore per lui. Lo si trova di rado, fuorché nel terzo Vangelo: Matteo l'usa cinque volte. Ci dedica tutto il tempo di cui abbiamo bisogno per crescere nella capacità di amare come Lui, perdonare come Lui, comportarci come Lui... Quindi per prima cosa, Gesù si fa per noi via. Secondo alcuni, Gesù parlerebbe qui delle sue apparizioni ai discepoli, e non al mondo, dopo la sua risurrezione; secondo altri, avrebbe in vista la sua venuta finale per giudicare i vivi ed i morti Alford e Jacobus vedono in queste parole un complesso di quelle due cose il gran ritorno nelle varie sue manifestazioni. Il Verbo incarnato e la comunione con il Padre e il Figlio [1] Ciò che era fin ... [14]Ho scritto a voi, figlioli, perché avete conosciuto il Padre. commento al vangelo di san giovanni xxiii papa Vi do la mia pace Ogni credente, in questo nostro mondo, deve essere una scintilla di luce, un centro di amore, un fermento vivificatore nella massa (Mt 5,14 ; 13,33): e tanto più lo sarà, quanto più, nella intimità di se stesso, vive in comunione con Dio. Giovanni 14. E benché i fatti degli apostoli, quali ci sono riferiti nella Scrittura, sieno molto brevi, e vertano specialmente sull'opera di due di loro, abbondano le prove dell'adempimento di questa promessa del Signore, inverso essi tutti Atti 2:4; 5:12, e più specialmente riguardo a Pietro e Giovanni Atti 3:4, a Pietro, Giovanni e Filippo Atti 8:7, 15-17, a Pietro solo Atti 5:3-10, 15-16; 9:34,40-41, e finalmente riguardo a Paolo Atti 19:6,11-12; 28:8. if (vers=="Nuova+Diodati") Giovanni 14, 1-6 con il commento di don Marco Casadei < /> incorpora Liturgia delle ore; Praylists; Testo del Vangelo In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Il Signore aveva ancora molto da dire ai suoi discepoli, ma doveva farlo con brevità, dovendo venir presto interrotta la loro reciproca comunione. 31 31. In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. Non come la dà il mondo, io la do a voi. acciocché dove io sono, siate ancora voi. Del posto che questo capitolo occupa, in rapporto coi discorsi che lo precedono, e con quelli che lo seguono. Giovanni 15:12; Marco 8:17-18; 9:19; Luca 24:25; Ebrei 5:11-12. Da. var vers = getCookie("RicVers"); Se lo amavano, dovevano rallegrarsi della sua entrata nella gloria. Colui che è la verità dichiara nel modo più riciso: "Niuno viene al Padre, se non per me". Essa è dove la presenza stessa di Cristo è visibile per sempre, ed egli, anche con un corpo spirituale, non può esser presente al tempo stesso nell'universo intero. «Io son la via, la verità e la vita; — ha detto il Signore Gesù — nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Giovanni 14:6). Il Signore non fu battezzato con l’acqua di quel fiume, ma dentro: un’immersione che lo avvolse, quasi identificandolo… Di questi tre titoli che egli si dà, Gesù spiega il primo LA VIA; non già che sia più importante degli altri due, ma perché l'intervento o la mediazione fra Dio e l'uomo è la caratteristica distintiva del Cristianesimo. Loading... Unsubscribe from Pregaudio Puntogiovane? 6 Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Notisi qui pure la chiara distinzione, non solo fra le persone divine, ma altresì fra il modo in cui ciascuna manifesta l'amor suo verso i veri discepoli" (Brown). Gesù definisce qui il termine "Paracleto", che doveva pur sempre rimanere oscuro ai suoi discepoli. //-->, Nuova Riveduta Gesù fa una promessa per dire che la sua intimità con il Padre non è un privilegio solo suo, ma è possibile per tutti coloro che credono in lui. Ogni giorno puoi trovare quì il commento di Paolo al Vangelo del giorno. • Giovanni 14,3-4: L’addio di Gesù. Bravi! 2 Egli (la Parola) era nel principio con Dio. Il precetto contenuto in questo versetto, ben lungi dal non aver nesso alcuno con quanto precede e con quanto vien dopo, ha precisamente per scopo di indicare la condizione richiesta per ricevere e per godere senza interruzione il Paracleto di cui Gesù sta per parlare. Giovanni 14:12-17 In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che fo io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vo al Padre; e quel che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figliuolo. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. Gemme spirituali Giovanni 13-14 Cosa avete imparato su Geova dai capitoli in programma questa settimana? Articoli correlati. È chiaro inoltre che questa pace che Cristo dà è quella di cui gode egli stesso per il primo. Cristiano Sabatini -17/05/2020. Isaia 49:2; Ebrei 10:19-20; e come sono notevoli le chiare e perentorie parole colle quali limita quella entrata, come possibile sol per mezzo di lui: "Niuno viene al Padre se non per me". s=s+""; Lui intercede per noi. Gesù dice che va a preparare un luogo e dopo ritornerà per portarci con lui nella casa del Padre. Giovanni 14:2,28; 13:3; 16:28; Luca 24:26, Giovanni 3:16-17,36; 6:40,68-69; 10:9; 12:26. Giovanni 14:9-10,20; 1:18; 8:19; 15:24; 16:3; 17:3,21,23; Matteo 11:27; Luca 10:22, 2Corinzi 4:6; Colossesi 1:15-17; 2:2-3; Ebrei 1:3. Lui vuole che stiamo tutti con lui per sempre.